Le batterie ricaricabili sono la fonte di energia della totalità dei nostri dispositivi portatili: cellulari, smartphone, tablet, notebook, netbook, lettori MP3, macchine fotografiche digitali, videocamere digitali ecc.
Attualmente la tipologia di batterie più diffusa è quella al litio (a ioni o a polimeri), in grado di fornire elevata capacità e lunga durata.

Per sfruttarle al massimo ed evitare di doverle sostituire prematuramente, dobbiamo seguire determinati accorgimenti, specifici per questo tipo di batterie, diversamente da come avveniva in passato per le batterie al nichel.
Iniziamo con lo sfatare tutte le informazioni errate sulle batterie al litio:

• Le batterie al Litio non risentono molto dell'usura "materiale" (più utilizzo = più perdità di capacità) sono soggette invece maggiormente all'usura "temporale".
  Esempio: abbiamo 2 batterie che abbiamo acquistato in periodi diversi: la batteria più vecchia avrà meno capacità di quella nuova, a parità di utilizzo. Mediamente dopo 2 anni la batteria perde buona parte della capacità (circa dal 30 al 70 %) questo processo è normale per queste batterie.


• NON scaricarle fino in fondo. far arrivare la carica della batteria allo 0%, potrebbe essere pericoloso, anche se le batterie hanno un sistema di sicurezza che ferma il processo di scarica al 5%, segnandola come 0%, questo per evitare che la batteria si danneggi. Le batterie attuali hanno un sensore e una "riserva energetica" quindi il rischio di danneggiamento è molto improbabile, ricaricare però dallo 0% oltre che aumentare il tempo di ricarica, diminuisce l'efficacia della stessa, portando un aumento del rischio di danneggiamento delle celle.


• Le batterie al litio sono molto sensibili alla temperatura. In generale le temperature basse sono meglio sopportate, quindi in zone fredde la durata media della batteria è superiore rispetto ad una batteria operante in zone calde. Evitate le temperature troppo basse (meno di 0°C) o troppo alte (oltre 40°C), poichè aumenta molto il pericolo di esplosione delle batterie o danneggiamenti irreversibili.


• NON acquistare batterie al litio di riserva. proprio per il discorso sulla sensibilità "temporale", una batteria di riserva invecchierà e quindi perderà capacità anche rimanendo inutilizzata.


• Ricaricare troppo a lungo è pericoloso. Staccare sempre la carica una volta che il dispositivo ci segnala la carica completa, se invece stiamo caricando batterie tramite un caricatore ausiliario che non ci indica la carica massima raggiunta, teniamo presente che caricare per oltre 24 ore può essere molto pericoloso! Fermare la ricarica entro le 10 ore.

Come aumentare la durata di una carica, e la vita media della batteria.

Tenendo prensente alcuni accorgimenti è possibile ottimizzare la durata della batteria.

• Tenere la batteria in un posto fresco o non molto caldo, non lasciare il dispositivo in posti molto caldi caldi come in auto sotto il sole o in spiaggia, oppure vicino a stufe e termosifoni .


• Non scaricare completamente la batteria e ricaricarla in un posto fresco: l'ideale è ricaricare la batteria al 40% di carica residua alla temperatura di 4° C, certo normalmente non è possibile trovare questa temperatura e questo livello di carica, cerchiamo perà di ricaricare almeno quando abbiamo ancora un 20/25% di carica residua tenendola alla temperatura ambientale.


• Carica correttamente la batteria la prima volta: appena acquistata la batteria è parzialmente carica, non usarla subito, si riduce l'efficacia della stessa! Inseriamo la batteria nel dispositivo e, senza accenderlo, mettiamolo in carica per circa 5 ore oppure segui le istruzioni fornite con il dispositivo.


• Riconoscere il finto effetto memoria. Le batterie al litio, rispetto a quelle al Nichel-Cadmio o al Nichel-Metallo Idruro, non hanno effetto memoria, ma dopo alcuni cicli di carica e scarica (mediamente 20 cicli) possono alterarsi i valori di carica mostrati dal dispositivo. Viene visualizzata una carica residua errata rispetto a quella reale. Lo stesso difetto può verificarsi se installiamo un altro sistema operativo
  sul notebook o sul tablet. Il nuovo sistema potrà avere i valori di carica alterati, segnalando la batteria come scarica in breve tempo (in determinati casi la batteria potrebbe durare meno della metà). In questo caso basta fare la carica di inizializzazione "parziale" ossia dal 10% di batteria ricaricare a dispositivo spento per 6-8 ore, ignorando ogni avviso di carica completata. Sui notebook questa procedura è chiamata calibrazione della batteria.

Ottimizzazione batteria per gli smartphone.

Oltre a quanto gia scritto finora, vediamo qualche altro accorgimento per i possessori di smartphone

• In condizione di segnale assente passa in modalità aereo: se il segnale è assente, è consigliabile passare alla modalità aereo. La continua ricerca del segnale consuma energia.
  


• Ridurre la luminosità e il timeout dello schermo: un valore di luminosità del 50% va bene quasi sempre, contribuisce a ridurre il consumo batteria, il timeout di spegnimento dello schermo è consigliabile impostarlo a 30 secondi.



• Chiudere le applicazioni e i widget inutili: oltre a chiudere o disinstallare le app inutili che consumano batteria possiamo eventualmente installare una delle tante app gratuite che permettono di analizzare quali applicazioni consumano più batteria. (Su android consiglio GSam Battery Monitor)


• Spegniamo Wi-fi, Bluetooth, GPS e connettività 3G quando non ci servono.


• Se devi solo scaricare email mentre non usi il telefono, passa al 2G: utilizzando il 2G si risparmia da un 20 a un 30% di batteria.